martedì 8 settembre 2015

In viaggio col ventaglio
Brevi annotazioni estive: la Germania cosmopolita che sorprende

Odiatissima nel 2013 a causa della sua politica di austerity, oggi la Germania torna a guidare l'Europa cosmopolitica, che accoglie e include. 

Quell'Europa sognata da Ulrich Beck, che avrebbe avuto confini, ma non fili spinati atti a respingere i diversi. Ognuno, diceva Beck, è portatore di un passato, il senso è quello di accogliere i tanti Altri che bussano alle nostre porte. E la Germania lo fa nel suo modo, dichiarando sin da subito che vi è posto per i migranti non solo temporaneamente ma per sempre, che vi saranno politiche di integrazione e formazione, finanze messe a disposizione. Ed è sempre la Germania a richiamare l'Europa ai suoi compiti di inclusione e condivisione. Molti vedranno in questo rapido cambiamento il tipico atteggiamento della Cancelliera Merkel che passa da una lunga fase di attesa alla veloce decisione e risoluzione, altri vi leggeranno il percorso mai interrotto dei tedeschi verso la cooperazione e la solidarietà. Perché, ed è bene ricordarlo, è stato il popolo tedesco prima della politica ad aprire le porte ai migranti, memore della sua singolare storia.