venerdì 27 febbraio 2015

Segnalo da: http://ilmiosguardolibero-salerno.blogautore.repubblica.it/2015/02/27/la-deriva-individualista-del-precariato/

Il mio sguardo libero
di Marcello Ravveduto 
La dannazione del precario

Cosa ci racconta la campagna dei selfie organizzata dagli avvocati a rischio di cancellazione dall’albo? Il precariato non solo ha sbranato il lavoro dipendente ma sta erodendo pezzi consistenti delle professioni liberali che hanno rappresentato a lungo l’ossatura della borghesia nazionale e in particolare quella meridionale.

domenica 22 febbraio 2015

Consiglio vivamente di trovare il tempo di vedere la puntata "La nostra scuola" di Riccardo Iacona, e di leggere il documento la Buona Scuola, poiché è chiarissimo qual'è la strada che il governo intende percorrere e soprattutto cosa è oggi la scuola pubblica: veramente poco pubblica (per l'irrisorio finanziamento che giunge dallo Stato) e molto sostenuta dalle famiglie italiane, che consentono grazie al loro intervento economico (definito contributo volontario) l'aggiornamento, la riqualificazione e l'acquisto della strumentazione necessaria agli studenti.

La nostra scuola - Presa diretta del 08/02/2015
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b2f6d908-a308-4af1-a2f5-78c6812d86f7.html

La Buona Scuola
https://labuonascuola.gov.it/

venerdì 20 febbraio 2015

Da Paola Caridi una segnalazione: 
http://www.glistatigenerali.com/nord-africa_questione-islamica_terrorismo/anche-il-falso-va-in-prima-serata/

Anche il falso va in prima serata

di Francesco Lozzi

In queste settimane abbiamo spesso sentito parlare delle primavere arabe e soprattutto dei vari problemi scaturiti e aggravati dalla loro evoluzione, guerra e immigrazione incontrollata in primis. Negli ultimi giorni l’attenzione si è focalizzata sulla situazione della Libia, aggravata dalla presenza dei militanti dell’ISIS in alcune città del paese.

mercoledì 18 febbraio 2015




 Da Il Corriere.it:
 http://www.corriere.it/scuola/universita/15_febbraio_18/renzi-ci-sono-universita-serie-serie-b-merito-conta-de67ac7a-b78b-11e4-bef5-103489912308.shtml

Renzi: «Ci sono università di serie A e di serie B, ridicolo negarlo»
Il premier: il merito conta, non possiamo portare tutte le 90 università nella competizione globale

di Redazione Scuola


shadow
«Dobbiamo avere il coraggio di dire che questa storia per cui in Italia non si può affermare che ci siano diverse qualità fra le diverse università è ridicola. Ci sono già università di serie A e di serie B in Italia e rifiutare la logica del merito dentro le università e pensare che tutte siano brave è quanto di più antidemocratico vi possa essere». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando all’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Torino.

venerdì 13 febbraio 2015

mattonciniDa: http://ilmiosguardolibero-salerno.blogautore.repubblica.it/2015/02/13/lipocrisia-del-progresso-arretrato/

L'ipocrisia del progresso arretrato

di Marcello Ravveduto

Nel 1997 un gruppo di ragazzi, poco più che ventenni, coniò, per la campagna elettorale comunale a sostegno dell’allora segretario provinciale della Sinistra giovanile, lo slogan “Salerno, città giovane d’Europa”. Un’allegra brigata, nella quale c’era anche il sottoscritto, che con coraggio e abilità riuscì ad eleggere il proprio “concorrente”. Nel 2001 lo stesso gruppo ritenne che sarebbe stato giusto fa continuare a chi scrive l’esperienza in Consiglio comunale per rappresentare la minoranza dei Democratici di Sinistra. In apparenza vi sembrerà un bieco scontro tra correnti, invece era il tentativo di difendere il pluralismo interno ad un partito schiacciato su logiche padronali, divenute irresistibili dopo la costituzione del Pd. 

mercoledì 11 febbraio 2015

GiveBack! su Unis@und la webradio dell'Università di Salerno. Oggi parliamo di risparmio energetico. Con noi Sara Zambotti e Massimo Cirri di Caterpillar, per parlare di Mi illumino di meno 2015, e il Prof. Aprea dell'Università di Salerno per discutere di efficienza energetica. Segui il live su pc e mobile: iunisa.unisa.it

lunedì 9 febbraio 2015

Propongo un bel documento di RAI Scuola e Università, un video sulle leggi razziali e la questione ebraica: 
http://www.scuola.rai.it/articoli/la-questione-ebraica-le-leggi-razziali-in-italia-seconda-guerra-mondiale/4562/default.aspx

Nel 1938 in Italia furono decretati una serie di provvedimenti atti a limitare fortemente i diritti e la dignità della minoranza ebraica, che in quegli anni contava più di quarantamila persone.
Il primo atto pubblico con cui si espresse la politica razziale e antisemita del regime fascista fu la pubblicazione, avvenuta il 14 luglio di quello stesso anno, del “Manifesto della razza”, nel quale, al punto 9, si asseriva che “gli ebrei non sono di razza italiana”. Seguirono leggi volte ad escludere progressivamente gli ebrei dalla vita sociale del paese, a cominciare dall’espulsione degli insegnanti e degli alunni dalle scuole di ogni ordine e grado.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre, esattamente il 13 dicembre 1943, iniziò anche per gli ebrei italiani il periodo di deportazione e sterminio.
L’unità audiovisiva, che si avvale anche di materiale d’archivio, propone una ricostruzione della vicenda ebraica attraverso le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza della discriminazione e della persecuzione. Le voci che ascoltiamo, tra le quali quella dell’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, oltre ad offrire un importante contributo alla memoria del nostro recente passato, rappresentano un monito contro una visione storica tesa ad affermare che in Italia le leggi razziali sono state emanate ma non applicate.

domenica 8 febbraio 2015

La conferenza di Papa Francesco sul volo che lo riporta a RomaDa IConfronti: http://www.iconfronti.it/il-mondo-oltre-il-pil/

Il mondo oltre il Pil

di Luigi Rossi

La solita rivista specializzata ha riferito che tra i mille super ricchi nel mondo 27 sono italiani, intanto si parla della Grecia, dell’intransigenza dei custodi del rigore monetario e di un paese in ginocchio perché non ha rispettato parametri econometrici. A questo proposito pare che negli Stati Uniti si stia diffondendo l’idea di andare oltre il Pil per calcolare il progresso economico; già venti stati dell’Unione utilizzano misuratori alternativi per fotografare il progresso genuino effettivo (Gpi). Se non si procede in questo senso si rischia di avere una percezione non adeguata delle condizioni di vita; infatti, fermarsi ai dati del Pil non aiuta a far tornare i conti, anzi contribuisce a truccarli, mentre si dimentica che il modo col quale viene monitorata l’attività di un paese influenza tutta la società.

venerdì 6 febbraio 2015

10676350_10204924656268004_2645697625988764317_nhttp://www.iconfronti.it/al-via-la-rassegna-teatrale-frontiere/

Una trilogia di spettacoli firmati da Andrea Manzi e diretti da Pasquale De Cristofaro per indagare oltre le frontiere della povertà morale e materiale del mondo contemporaneo.
Venerdì 6 Febbraio alle 21:00 l’appuntamento inaugurale con l’anteprima nazionale di Mediterraneo, lo spettacolo sul dramma delle morti in mare dei migranti nei viaggi della speranza

giovedì 5 febbraio 2015


"
La memoria non va in vacanza"
Dalle leggi razziali agli scioperi sindacali del 1943: secondo appuntamento il 10 febbraio ore 10.30 - Centro Sociale di Mercato San Severino
http://memorianonvainvacanza.blogspot.it/p/news.html
Di tutti questi eventi xi parlerà nel secondo appuntamento del Progetto “1943-2015: la memoria non va in vacanza” che si terrà presso il Centro Sociale di Mercato San Severino il prossimo 10 febbraio a partire dalle ore 10.30. Dalle leggi razziali agli scioperi sindacali del 1943 è il tema sul quale interverranno Francesco Soverina, storico e scrittore, Alfonso Conte, docente Università degli Studi di Salerno, Sandro Temin, membro Comunità Ebraica di Napoli, e in collegamento Skype, Anna Skall, figlia di internato a Campagna. A moderare il talk show sarà Beatrice Benocci, giornalista e docente universitaria. All'incontro parteciperanno gli studenti delle scuole superiori impegnate nel Progetto “1943-2015: la memoria non va in vacanza”.