venerdì 15 settembre 2017

Ius soli: quando noi eravamo emigranti e stranieri

Ius soli: quando noi eravamo emigranti e stranieri 
di Beatrice Benocci

Poche parole su un argomento che mi tocca da vicino. Poche parole perché trovo assurdo che un paese di emigranti di lungo corso come il nostro possa ancora interrogarsi e fare bagarre su una questione come quella dello Ius soli.
Ancora negli anni Sessanta gli italiani erano un popolo di emigranti. Tra questi c'erano anche i miei genitori che scelsero il Regno Unito. All'epoca Londra era la patria dei Beatles, ma anche della discriminazione. Certo gli italiani non erano ben visti, come del resto tutti gli "strangers" che popolavano le vie della città. Non eravamo né meglio, né peggio di altri. Eravamo non inglesi e da tali venivamo trattati. Ma chi nasceva su suolo inglese era inglese. Io sono inglese. 
E allora dove sta il problema? Di cosa abbiamo paura? Perchè il nostro paese non restituisce mai in termini di diritti e doveri ciò di cui ha goduto nel corso del tempo?
Oggi Gentiloni rassicura sull'impegno del governo in merito allo Ius soli. Penso che dovremmo sempre ripartire dall'educazione degli italiani. Poca memoria, poca riconoscenza, poca capacità competitiva. Tutto questo ci rende già perdenti di fronte alla storia che, come ricordò un famoso leader sovietico al suo omonimo tedesco-orientale, non aspetta.