Quasi ogni giorno ci
informano che in Italia le donne non percepiscono lo stesso stipendio
degli uomini, a parità di ruolo e responsabilità, e non hanno le
stesse possibilità di carriera. C'è chi grida allo scandalo e
invoca le quote rosa, c'è chi inneggia alla presunta differenza e
invita le donne a occuparsi della famiglia. Bene.
L'inizio dell'anno
scolastico rappresenta la risposta a ogni domanda. Oggi siamo al 10
di ottobre e la scuola di mio figlio (storica scuola a tempo pieno
della città in cui vivo) non ha attivato, né la mensa, né il
prescuola. Dato che questo rito iniziatico si ripete ogni anno, se va
bene, in un anno riesco a lavorare in modo proficuo e lineare per non
più di sei mesi. I conti sono semplici. La scuola inizia a metà
settembre e fino alla metà/fine ottobre offre un orario giornaliero
di cinque ore, dalle 8,30 alle 13,30. La mamma lavoratrice riesce a
raggiungere il posto di lavoro alle 9 per poi lasciarlo intorno alle
13.00. Cosa che spesso porta i capi e i colleghi a dire, ma perché
non ti prendi le ferie?