Da: http://www.iconfronti.it/il-giovanilismo-che-non-salva-il-paese/
Il “giovanilismo” che non salva il paese
di Beatrice Benocci
L’idea che un colpo di spugna si possa cancellare un’intera
generazione per dare spazio a scalpitanti trentenni è quanto di peggio
possa essere proposto dall’attuale classe politica. Questo tipo di
messaggio che ormai sta dilagando un po’ ovunque non crea altro che
conflitto sociale prima che generazionale. È opportuno fare un passo
indietro.
Sicuramente i quarantenni hanno delle forti responsabilità a partire
dal fatto di non aver voluto sporcarsi le mani con la politica. In
questo Renzi continua ad avere ragione. Un’altra responsabilità è stata
quella di non aver costruito reti e luoghi di confronto e dialogo.
Autoescludendosi dal dibattito pubblico, questa generazione ha lasciato
che la deriva che aveva preso il paese, ormai incapace di riformulare il
confronto politico, andasse avanti e producesse i mostri di oggi.
Il rischio che stiamo correndo – nel momento in cui la rottamazione è
sfuggita di mano a Renzi e si è trasformata in una sorta di renzismo giudicante ed escludente – è
che venga a mancare il patto tra generazioni, unico strumento in grado
di creare pace sociale, salvaguardare il patrimonio di consapevolezza ed
esperienze acquisite e portare il paese verso il rinnovamento culturale
ed economico di cui ha bisogno.