In
questi giorni, mentre infuriava la polemica sull’inserimento delle
quote rosa nell’Italicum, mi è tornata in mente la protesta che
realizzammo nel lontano 1990 in piazza del Duomo a Firenze contro la
prima guerra del Golfo. La nostra postazione era una mega tenda. Ad un
certo punto fui mandata in Curia, insieme ad un’altra manifestante, a
chiedere qualcosa per la tenda ed al momento di dire chi eravamo la
persona che era con me urlò al citofono “sono una donna!”, lasciandomi
senza parole. Tornando alla tenda, le chiesi perché si fosse presentata
in quel modo e ne venne fuori una spiegazione sull’identità femminile.
domenica 16 marzo 2014
venerdì 14 marzo 2014
Diseducazione permanente
di Beatrice Benocci
http://www.iconfronti.it/diseducazione-permanente/
Quale
dovrebbe essere il compito di una classe politica? Principalmente quella
di educare il paese all’esercizio della cittadinanza attiva che non si
esaurisce, come sovente sentiamo dire in questi mesi, nel recupero di un
senso civico e di una partecipazione alla vita politica del paese, ma
si esplica nel mettere in atto gli elementi di scelta, partecipazione,
controllo, financo sostituzione della stessa classe politica, quando
questa non risponde alle emergenze o alle vocazioni del territorio.
Parliamo, quindi, di un cittadino e di una comunità che conoscono i
propri doveri e che esercitano i propri diritti.
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