Dibattiti 13 / La politica e la cultura: una distanza ormai abissale - IConfronti
http://www.iconfronti.it/dibattiti-13-la-politica-e-la-cultura-una-distanza-ormai-abissale/
di Beatrice Benocci
Che
cos’è la cultura se non conoscenza. Un cittadino che conosce è una
risorsa per lo Stato, poiché è in grado di comprendere, scegliere e
quindi svolgere quel ruolo sussidiario di cittadinanza attiva che
risulta necessario quando la politica perde di vista le priorità
fondamentali del vivere comune.
In Italia sembra verificarsi costantemente il contrario. La politica sembra ritenere inesorabilmente i cittadini incapaci di comprendere e quindi di scegliere, così non si attiva per dare loro gli strumenti della conoscenza. Quali sono le priorità del nostro vivere contemporaneo? Le risorse energetiche, la salvaguardia del territorio, inteso come terreno fertile (qui discendono importanti questioni come la lotta alla fame e alla malnutrizione), la lotta ai cambiamenti climatici, l’innovazione, intesa come strumento di aiuto al genere umano e non di ulteriore inquinamento e quindi di danno alla salute pubblica, la tutela del patrimonio ambientale, del patrimonio storico-artistico (se non è questa cultura!), la salvaguardia della salute dei cittadini e quindi la tutela del sistema sanitario nazionale.
In Italia sembra verificarsi costantemente il contrario. La politica sembra ritenere inesorabilmente i cittadini incapaci di comprendere e quindi di scegliere, così non si attiva per dare loro gli strumenti della conoscenza. Quali sono le priorità del nostro vivere contemporaneo? Le risorse energetiche, la salvaguardia del territorio, inteso come terreno fertile (qui discendono importanti questioni come la lotta alla fame e alla malnutrizione), la lotta ai cambiamenti climatici, l’innovazione, intesa come strumento di aiuto al genere umano e non di ulteriore inquinamento e quindi di danno alla salute pubblica, la tutela del patrimonio ambientale, del patrimonio storico-artistico (se non è questa cultura!), la salvaguardia della salute dei cittadini e quindi la tutela del sistema sanitario nazionale.
E potremmo proseguire. Entrando ora nello specifico italiano e ascoltando i politici in questa campagna elettorale apprendiamo che l’Italia ha bisogno di moralità e lavoro, condono fiscale e condono tombale, riduzione progressiva dell’IMU, reddito di cittadinanza, lotta alla criminalità, riduzione dei compensi dei parlamentari, riforma della giustizia, legge sul conflitto di interesse etc etc. Slogan efficaci ma che non ci dicono di cosa ha bisogno il nostro Paese, non consegnano ai cittadini un progetto di largo respiro, una linea di condotta per il futuro. C’è chi parla, in questa campagna elettorale, della necessità di avere una visione; più che di una visione necessitiamo di un progetto Paese che parta dalle nostre competenze e guardi al modo di inserirci nel sistema economico internazionale.