COMUNICATO STAMPA
Le Aree protette regionali Parchi e Riserve, istituiti con la Legge Regionale 33/93, languono.
Le
nomine dei presidenti vanno e vengono tra ricorsi e controricorsi.
Quelli attuali sono autorizzati soltanto a svolgere la “normale
amministrazione”.
Non c’è sviluppo socio economico per le popolazioni locali.
Non ci sono fondi sufficienti per la gestione.
C’è
scarsa vigilanza. Le forze dell’ordine preposte alla salvaguardia del
territorio e al rispetto delle misure di salvaguardia sono poche.
Ancora
non vi sono i direttori e il personale di ruolo. La parte amministrativa
è tenuta da personale in” prestito” proveniente da qualche Ente locale
che mostra buona volontà a collaborare.
Gli Enti hanno la sede presso strutture prestate dai Comuni (e questo è positivo - meno spreco di risorse economiche).
Le Comunità degli Enti non si riuniscono.
Sono stati eliminati i consigli direttivi.
La ex” giunta esecutiva”, sostituita da un gruppo operativo similare, non è operante.
NON SI FA NIENTE PER TUTELARE LA BIODIVERSITA’. Questa si sforza di tutelarsi da sola, tra tanti abusivismi e vessazioni.
In
questo quadro, alquanto negativo, il WWF che ha come proprio territorio
d’interesse operativo: I MONTI PICENTINI E LE RISERVE FOCE SELE TANAGRO
E MONTI EREMITA MARZANO, pur consapevoli del grave momento economico
che la nazione sta attraversando , invita gli Enti interessati ad
impegnarsi perlomeno nella tutela dell’ambiente naturale
riqualificandolo con la reintroduzione di specie estinte agli inizi del
secolo scorso. Appare un fatto simbolico, ma ha buone prospettive
operative.
La
loro ricomparsa aiuterà i pastori limitando le predazioni delle greggi
da parte dei Lupi e migliorerà moltissimo gli aspetti legati al turismo
ecologico, rinforzando quello culturale, di cui queste aree sono molto
ricche.
Anche
il mondo venatorio potrebbe vedere di buon occhio questa operazione. Gli
animali non conoscono i confini dei Parchi dove, per la normativa
vigente, starebbero al sicuro - a parte le uccisioni operate dei
bracconieri.
Cosa,
poi, alquanto importante, questa operazione ha risvolti economici
limitati. L’Assessore Regionale all’Ambiente Giovanni Romano, a onor del
vero, mostra interesse verso questa iniziativa.
Grazie dell’attenzione.Cav. Vincenzo Armenante – responsabile dell’Oasi WWF del Monte Polveracchio e membro uscente del COMITATO CONSULTIVO REGIONALE PER LE AREE PROTETTE