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venerdì 8 giugno 2012

Tienanmen, 23 anni dopo

 wikipedia.org
(foto Jeff Widener, Associated Press).
La notizia diffusa da Amnesty International della morte di uno dei leader di Piazza Tienanmen ci riporta immediatamente l'idea di una Cina repressiva e autoritaria. Chi ha vissuto quei giorni, i giorni della protesta, non può dimenticare le immagini di carri armati che si muovevano verso i manifestanti, verso gli studenti. 
Indimenticabile rimane il coraggio di quello studente cinese che da solo e disarmato si pose di fronte ai carri armati che avanzavano.
Il mio ricordo è, ancora, vivido. Stavo preparando l'esame di storia contemporanea, pochi giorni dopo l'avrei discusso proprio partendo dalla protesta di Piazza Tienanmen.
Spesso nel nostro quotidiano, fatto di beni prodotti in Cina (sovente non conformi alle normative e disposizioni europee) e debiti nazionali comprati dai cinesi dimentichiamo che la Cina non è un paese democratico. La Cina contemporanea rimane un paese autoritario, dove la repressione e la pena di morte ancora prevalgono.