Future Wars. Storia della
distopia militare
Virgilio Ilari (a cura di)
Società di Storia Militare,
Nadir Media, Roma, 2016
Come afferma il curatore del
Quaderno 2016 della Società di Storia Militare, Virgilio Ilari, il tema delle
guerre future è alla base della pianificazione strategica e della
trasformazione militare, così come dell’origine delle scienze militari e della
storia militare professionale. In un tempo come quello presente dove torna con
forza il concetto di guerra preventiva e si allarga a dismisura quello di
rischio globale, un tempo questo in cui appare più debole l’azione difensiva
americana (America First) e ri-emerge con impeto l’Orso russo, risulta importante,
se non necessario, guardare a ciò che è stata e a ciò che è oggi la genesi
della difesa dello stato-nazione, delle comunità sovranazionali, infine
dell’individuo. Come sottolinea Ilari il termine guerra futura nasce nel mondo
industrializzato, nella decade del 1870, quando Gettysburg, Sedan e Plevna
generarono la percezione di una discontinuità tra le guerre precedenti e la
guerra moderna. È proprio lo sviluppo industriale, sempre più articolato e
veloce, che ha imposto nel corso del Novecento e impone, soprattutto oggi, uno
sforzo strategico innovativo, l’adozione di una visione costantemente
aggiornata di possibili scenari di scontri futuri. Ma come ricordato
nell’introduzione al volume, a fronte di tanti scenari e mega-trend strategici,
scaturiti da analisi commissionate nel corso del tempo, gli interventi adottati
nel corso degli anni, anche nei più recenti, sono stati decisi alla cieca.
Ancora una volta, il rovescio della medaglia risiede esattamente nel costante
processo di innovazione e, quindi, nella disponibilità di un eccesso di dati
che crea alla fine indecisione. Questo interessante volume si articola in sei
sezioni: Visioni di guerra, Il futuro prima del ’14, Il futuro tra le due
guerre, Il futuro presente, Il futuro prossimo venturo, Guerre controfattuali e
immaginarie.